giovedì 28 luglio 2011

VIAGGI&WEEKEND-SAVA HOTELS &RESORTS


Fonte:http://www.sava-hotels-resorts.com

mercoledì 27 luglio 2011

VIAGGI&WEEKEND-Sole, mare e golf all’Aquadulci di Chia

 
 
 
L'Hotel Aquadulci di Chia (CA) ha sottoscritto per l'estate una convenzione con il campo da golf di Is Molas, uno dei più famosi d'Italia.
L'hotel si trova a soli 18 chilometri dal green e a pochi passi da una delle più belle spiagge sarde. Il luogo ideale per chi desidera un angolo di pace per distendersi e rilassarsi, magari dopo una lunga giornata di sport. Gli ospiti potranno accedere alle 27 buche con uno sconto speciale. Per il pernottamento prezzi a partire da 155 euro a persona. Per informazioni e prenotazioni: tel.070.9230555, http://www.aquadulci.com/.
 
 
FONTE:http://www.ilgiornale.it
 

lunedì 25 luglio 2011

VIAGGI&WEEKEND-IN SVEZIA VINCE NOREN GARDEN. GAGLI MALE SOLO IL FINALE

Lo svedese ha vinto il Nordea Masters sul percorso del Bro Hof Slott GC a Stoccolma: protagonista dell'ultima giornata il fortissimo vento che ha condizionato lo score dei giocatori


Lorenzo Gagli ha concluso al 29° posto con 292 colpi (68 73 70 81) il Nordea Masters (European Tour) disputato sul percorso del Bro Hof Slott GC a Stoccolma, in Svezia. Il fiorentino ha perso 17 posizioni in una giornata di forte vento, al limite dalla praticabilità, che ha messo in difficoltà tutti i partecipanti e che ha fatto registrare una media score attorno al 78 colpi. E ha avuto i suoi problemi anche Alexander Noren il quale ha ottenuto il terzo titolo nell'European Tour con lo score di 273 (67 68 63 77), 15 sotto par, dopo un sofferto 77 in un giro in cui ha rischiato a un certo momento di perdere concentrazione e lucidità. Comunque nelle ultime buche si è ripreso, anche agevolato dai suoi avversari diretti che non hanno poi fatto molto meglio. Il secondo posto lo ha occupato con 280 l'inglese Richard Finch, che è riuscito a esprimersi in 69 colpi e unico a scendere sotto il 73, secondo miglior score di giornata, segnato dall'altro svedese Nickas Lemke e che gli è valso il terzo posto. Al quarto con 284 l'australiano Scott Hend e lo spagnolo Pablo Martin, al sesto con 285 gli statunitensi Dustin Johnson e Bubba Watson (78 per lui), il giovane coreano Seung-yul Noh e l'indiano Jeev Milkha Singh. Al 16° con 288 lo svedese Robert Karlsson.

Molti problemi li ha creati la buca 17 (par 3) con green in mezzo al lago e con palline finite in acqua in quantità industriale. Tra i 'disastrì il '9' di Christian Nilsson, che ha cambiato il suo probabile sesto posto in 24°
STOCCOLMA -
(290), e il "12" di Fredrik Andersson-Hed precipitato al 62° con 302.

Gagli ha segnato 81 colpi. Dopo quattro bogey a metà percorso, ha realizzato un birdie alla buca 12, ma successivamente le cose sono precipitate con tre bogey e un "8" alla buca 15 (par 5). Pur nella giornata amara c'è stato un risolto positivo: infatti con i 13.125 euro guadagnati ha recuperato una posizione nell'ordine di merito (63°) e ora si trova a circa 16.000 euro da quel 60° posto che gli permetterebbe di partecipare al Dubai World Championship di fine stagione.

LET: EVIAN MASTERS ALLA GIAPPONESE AI MIYAZATO - La giapponese Ai Miyazato ha vinto con 273 colpi (68 68 67 70), quindici sotto par, l'Evian Masters, la gara più ricca del Ladies European Tour, in calendario anche nel LPGA Tour, svoltasi all'Evian Masters GC a Evian Les Bains in Francia con la partecipazione di quasi tutte le migliori proettes mondiali. E' il secondo successo nel torneo (dopo quello del 2009), per la 26enne di Okinawa che ha portato a sette i titoli nel LPGA Tour dei quali cinque conquistati lo scorso anno. Dopo essere passata in vetta al termine del terzo giro, la Miyazato ha preso un buon margine con tre birdie nelle prime otto buche e poi si è limitata a controllare le avversarie e, in particolare, la statunitense Stacy Lewis seconda con 275 (69 67 69 70). Al terzo posto con 276 la nipponica Miki Saiki, la coreana In Kyung Kim e l'americana Angela Stanford, al sesto con 277 la norvegese Suzann Pettersen, la statunitense Morgan Pressel e la coreana Ran Hong. Ha rimontato fino al 12° posto con 279 colpi la taiwanese Yani Tseng, numero uno mondiale, messa fuori gioco da un secondo turno difficile, e sono finite subito dietro l'americana Paula Creamer, 14. a con 280, e la coreana Jiyai Shin, 17ª con 281.

Ha partecipato alla gara Diana Luna, uscita al taglio dopo due giri (106ª con 154 - 81 73), penalizzata da uno score iniziale di 81 colpi. La Miyazato, che nel palmares vanta anche quindici titoli nel Ladies Japan Tour e un successo nella World Cup (2005), ha ricevuto un assegno di 363.079 euro su un montepremi di 2.437.500 euro

CHALLENGE TOUR: SECONDO TITOLO CONSECUTIVO PER HEBERT, 9° TADINI - Secondo successo consecutivo nel Challenge Tour per il francese Benjamin Hebert, il quale si è imposto con 276 colpi (71 66 69 70) nell'English Challenge al The Stroke by Nayland HG&Spa di Colchester, in Inghilterra. Il 24enne di Brive ha preceduto di due colpi il connazionale Victor Riu (278 - 66 72 70 70) e di tre lo spagnolo Borja Etchart e l'inglese Lloyd Kennedy, con il quale era in vetta dopo 54 buche. Subito dietro con 280 lo scozzese Jack Doherty, il gallese Garry Houston e gli inglesi Martin Lemesurier e Jamie Moul.

Ha ottenuto un buon nono posto Alessandro Tadini con 281 (69 67 73 72), mentre ha perso terreno Andrea Perrino, da quinto a 16° con 282 (70 68 70 74) ed è rimasto a metà graduatoria Federico Colombo, 31° con 284 (68 73 74 71). Nel 72 di Tadini un birdie e un bogey; nel 74 di Perrino un eagle, tre birdie e sette bogey; nel 71 di Colombo cinque birdie, due bogey e un doppio bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 142, Nino Bertasio, 76° con 144 (71 73), Alessio Bruschi, 88° con 145 (70 75), Andrea Signor, 129° con 148 (72 76), Matteo Delpodio (72 79) e Andrea Pavan (80 71), 146. i con 151. A Hebert sono andati 25.600 euro sui 160.000 in palio.

EUROPEAN YOUNG MASTERS: ITALIA SECONDA, VINCE LA SPAGNA - L'Italia (Virginia Elena Carta, Roberta Liti, Gianmaria Trinchero, Federico Zucchetti) ha ottenuto un bel secondo posto nell'European Young Masters, disputato sul tracciato del Royal Balaton Golf Club a Balatonudvari in Ungheria. Gli azzurrini under 18 hanno concluso con 670 colpi (225 221 224) e sono stati preceduti dalla Spagna con 657 (224 221 212). In terza posizione la Norvegia (675), quindi Finlandia (679), Svezia (681), Francia (688), Repubblica Ceca (689) e Inghilterra (690). Nella graduatoria individuale maschile ha dominato il francese Kenny Subregis (216 - 72 74 70) che ha lasciato a sette colpi il tedesco Kai Kurschner e i norvegesi Kristoffer Ventura e Kristian Johannessen, classificati nell'ordine, e a nove lo spagnolo Ivan Cantero. Al 15° posto con 229 Federico Zucchetti (77 74 78) e al 17° con 231 Gianmaria Trinchero (78 75 78). Tra le ragazze ottima prestazione dell'iberica Lee Harang (211 - 72 71 68) che ha preceduto la belga Charlotte De Corte (220) e l'iberica Clara Baena (222). Al quarto posto anche lei con 222 colpi Virginia Elena Carta (76 72 74), preceduta sul podio dalla Baena per il miglior terzo giro nel quale ha realizzato anche una "hole in one" alla buca 15. In quinta posizione con 223 Roberta Liti (72 79 72). Nella giornata finale si è giocato con pioggia al mattino e un leggero vento nel pomeriggio. Hanno accompagnato gli azzurrini la capitana Giuliana Colavito e l'allenatore Giovanni Gaudioso.

PGA TOUR: BO VAN PELT, CACCIA AL SECONDO TITOLO - Ancora cambi nella classifica del Canadian Open dove il nuovo leader è Bo Van Pelt (205 - 68 72 65). Sul percorso dello Shaughnessy G&CC (par 70), a Vancouver in Canada, il 36enne di Richmond, nell'Indiana, prova a conquistare il secondo titolo nell'US PGA Tour partendo per il giro finale con un colpo di vantaggio sul canadese Adam Hadwin e due su Kris Blanks e sull'argentino Andres Romero.  Al quarto posto e con buone possibilità di recupero Sean O'Hair, John Daly e gli australiani Aron Price e Geoff Ogilvy. Nessuna chances, invece, per il sudafricano Charl Schwartzel, 17° con 211, e bassa classifica per l'inglese Luke Donald, numero uno mondiale, 45° con 215, e per Jim Furyk e il sudafricano Ernie Els, 53. i con 216. Il montepremi è di 5.200.000 dollari dei quali $ 918.000 andranno al vincitore.

FONTE:http://www.repubblica.it

LINKATI: viaggieweekend-mare.blogspot.com

giovedì 21 luglio 2011

VIAGGI&WEEKEND-UN ALTRO "DIVORZIO" PER TIGER WOOD DOPO 12 ANNI LICENZIA LO STORICO CADDIE

La relazione tra il campione e Steve Williams ha iniziato a scricchiolare quando Woods ha dovuto fare i conti con la crisi del proprio matrimonio: le mogli dei due erano diventate amiche.

Jacksonville, 21 luglio 2011 - Dopo 12 anni, Tiger Woods divorzia dal caddie neozelandese Steve Williams. Il fuoriclasse statunitense, ex numero 1 del golf mondiale, ha annunciato il licenziamento dello ‘storico’ collaboratore. La coppia si scioglie dopo una lunga e proficua partnership caratterizzata da 72 successi nel circuito, compresi 13 trionfi nei major. "Voglio esprimere a Steve la mia piu’ profonda gratitudine per tutto il suo aiuto, ma e’ arrivato il momento di cambiare", dice Woods dal proprio sito ufficiale.
"Steve e’ un caddie straordinario ed e’ un amico. E’ stato fondamentale per molti dei miei successi, gli auguro il meglio per il futuro", aggiunge il 35enne ‘fenomeno’, fermo da 2 mesi per problemi al ginocchio sinistro e al tendine d’Achille."Inutile dire che e’ uno choc", dice Williams, il secondo caddie assunto in maniera stabile da Woods in tutta la carriera. Per 12 anni ha portato i bastoni del miglior giocatore del circuito, dispensando consigli e guadagnando cifre consistenti.
Il rapporto tra i due, nel corso degli anni, si e’ sviluppato anche al di fuori dei green: Woods ha invitato il partner al proprio matrimonio e ha fatto da testimone alle nozze dell’amico in Nuova Zelanda, favorendo la nascita di un legame tra le rispettive consorti.
 A quanto pare, lo statunitense ha comunicato la sua decisione al braccio destro lo scorso 3 luglio, in un incontro avvenuto durante l’AT&T National. Williams, che attualmente collabora con Adam Scott, non ha diffuso la notizia. La relazione tra il campione e il suo ex collaboratore ha iniziato a scricchiolare alla fine del 2009, quando Woods ha dovuto fare i conti con la crisi del proprio matrimonio.
 Il ‘fenomeno’ e’ finito nella bufera per una serie di relazioni extraconiugali che hanno fatto naufragare il rapporto con Elin Nordegren, ormai ex moglie. Woods si e’ concentrato sui propri problemi personali e i contatti con Williams si sono diradati in maniera drastica.
 Il ritorno in campo del ‘fenomeno’ non ha riportato il sereno: Woods ha programmato buona parte dei propri impegni senza coinvolgere il caddie. Ora, si volta pagina. L’erede del caddie non e’ stato ancora designato. L’ex numero 1 e’ fermo ai box da meta’ maggio e non ha intenzione di tornare in campo se non in perfetta forma: ‘’Non e’ stata presa nessuna decisione sul ritorno alle competizioni".

FONTE:http://www.ilrestodelcarlino.it


mercoledì 20 luglio 2011

VIAGGI&WEEKEND-GOLF HOUSE DOLOMITI (TN)

La Club House è inserita direttamente nello spettacolare ed entusiasmante percorso del Dolomiti Golf Club: offre ai propri ospiti una struttura immersa nel verde e nella tranquillità. Al piano terra si può trovare la reception, dove i golfisti vengono accolti prima della partenza e dove possono acquistare un capo d´abbigliamento delle più prestigiose marche golfistiche o attrezzatura all´avanguardia per il gioco nel fornitissimo Pro Shop. Al piano superiore è collocato il ristorante dove ogni giocatore può trovare il ristoro che più gli aggrada: dai semplici panini a piatti eloborati della tipica cucina del Trentino - Alto Adige.





FONTE:http://www.greenpassgolf.net

lunedì 18 luglio 2011

VIAGGI&WEEKEND- Il British Open è di Darren Clarke

Il nordirlandese domina il terzo Major stagionale e conquista per la prima volta nella lunga carriera uno dei quattro più importanti tornei del mondo.



Ormai ci hanno preso gusto. Dopo i successi di McDowell allo UsOpen dello scorso anno e di Rory McIlroy nell’edizione 2011, tocca a Darren Clarke portare la piccola provincia britannica dell’Irlanda del Nord, golfisticamente autonoma come avviene anche per Galles e Scozia, a vincere il terzo Major nel giro di un anno.
E questa volta l’Ulster è stata profeta in patria grazie al successo di Darren Clarke nell’edizione numero 140 dell’Open Championship, conclusasi dopo quattro giorni infernali di gara al Royal St. George di Sandwich in Inghilterra. Un successo arrivato al termine di un torneo dove solo quattro giocatori hanno terminato sotto il par complessivo di 280 colpi del links inglese rivelatosi, come nelle aspettative, percorso infido e ostico.
Clarke, 43 anni da Dungannon, professionista dal 1990 con cinque partecipazioni alla Ryder Cup, è partito al comando nelle ultime 18 buche con un colpo di vantaggio su Johnson, tre su Bjorn e Fowler. Il nordirlandese ha amministrato il vantaggio, con un gioco regolare mentre alla sue spalle sono usciti di scena Glover e Jimenez in giornata nera, poi si sono defilati  anche Fowler, giro senza birdie, e Bjorn.
Gli unici rimasti alla sue calcagna sono stati Dustin Johnson e Phil Mickelson, partito fortissimo con tre birdie e un eagle in sette buche. L’eagle di Clarke, alla buca 7, dopo un paio di salvataggi del par, gli ha concesso nuovamente due colpi di vantaggio. L’errore alla buca 11 di Mickelson, con un putt fallito da poco più di mezzo metro e conseguente bogey, ha tolto di scena anche il mancino di San Diego che ha proseguito con altri quattro bogey. Anche Johnson, con il secondo colpo sparato fuori limite alla 14, ha alzato bandiera bianca e spianato la strada al successo di Clarke che si è concesso il lusso di due bogey finali, prima di godersi il meritato trionfo.
La sua carta da 70 colpi, dopo tre giri in 68 68 69, lo ha lasciato a -5 sul par del percorso inglese e gli ha consegnato una vittoria che corona una carriera segnata anche da momenti difficili. Dopo un periodo di grandi giocate e importanti vittorie - tra il 1993 e il 2003, dove aveva ottenuto otto successi nell’European Tour e due vittorie nelle gare del WGC (Accenture Match Play 2000 e Nec Invitational 2003) - Clarke ha vissuto anni difficili con le preoccupazioni e le sofferenze per la malattia della moglie Heather e la profonda crisi dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2006. Poi, lentamente, il golfista nordirlandese è tornato a concentrarsi sul golf e a conquistare risultati importanti come la vittoria in questa stagione all’Iberdrola Open in Spagna.
Primo successo in un major per il nordirlandese; Molinari chiude 66° - 2 Vincere una Claret Jug, simbolo del primato all’Open, è però tutta un’altra storia e la festa dopo l’ultima tap in putt, con baci e abbracci dei genitori e di moltissimi altri giocatori, è stata la dimostrazione di quanto Clarke sia, oltre che un campione, anche un golfista stimato e ben voluto dal mondo del golf internazionale. Dietro al nordirlandese molti statunitensi ai quali però è sfuggita ancora la vittoria come nelle ultime sei occasioni in un Major. Phil Mickelson e Dustin Johnson si sono divisi il secondo posto a tre colpi dal vincitore, quarto e ultimo giocatore sotto par il danese Thomas Bjorn, mentre gli statunitensi Campbell, Fowler e Kim sono giunti quinti girando in par alla fine delle quattro giornate.
Rimonta nel giro finale per il francese Raphael Jacquelin, risalito sino all’ottava posizione. Nono posto per Sergio Garcia, solo 12° Lucas Glover, a lungo in testa con Clarke, che ha diviso la posizione con Martin Kaymer e Steve Stricker.
Da segnalare anche il 22° posto di uno splendido Tom Watson alla veneranda età di 62 anni, mentre sono scesi nel finale dopo giri difficili Miguel Angel Jimenez, Rory McIlroy e Adam Scott. Primo fra i dilettanti e quindi premiato con la “silver medal” l’inglese Tom Lewis, leader dopo le prime 18 buche poi sceso al 30° posto.
Primo successo in un major per il nordirlandese; Molinari chiude 66° - 3 

Unico italiano ad aver passato il taglio, erano usciti Francesco Molinari e Manassero, Edoardo Molinari ha peggiorato giorno dopo giorno i suoi score finendo con un giro in 78 e senza mai trovare il passo giusto. Per lui 66° posto finale dopo un giro con un birdie, sette bogey e un doppio bogey.
Il tour europeo prosegue da giovedì 21 con il Nordea Master in Svezia mentre il prossimo e ultimo Major stagionale sarà l’US PGA Championship al via dall’11 agosto ad Atlanta.

FONTE:http://it.eurosport.yahoo.com

mercoledì 13 luglio 2011

VIAGGI&WEEKEND-Golf - Donald vince in Scozia, terzo Gagli

Il numero uno del mondo si conferma in grande forma in vista dell’Open. Il toscano ottiene il suo miglior risultato in carriera.



L’inglese Luke Donald, numero uno del world ranking, ha vinto l’edizione 2011 del Barclays Scottish Open, torneo disputato su sole 54 buche a causa delle cancellazione delle terza giornata causa allagamento del campo del Castle Stuart Golf Links di Inverness.
L’inglese si presenterà quindi con la migliore forma possibile giovedì prossimo al via del terzo Major stagionale: l’Open Championship che in questa edizione si giocherà sul percorso del Royal St. George. Donald ha sbaragliato gli avversari con 18 buche finali concluse in 63 colpi che gli hanno permesso di concludere a diciannove sotto il par.
Nell’ultima giornata Donald ha subito innestato la marcia giusta infilando quattro birdie consecutivi, a iniziare dalla buca 3 e aggiungendone poi altri cinque per la carta da 63. Il 34enne inglese di Hemel Hempstead ha vinto in Scozia il suo quinto titolo nello European Tour in un palmares che nel 2011 lo ha già visto trionfare nel WGC Accenture Match Play e a Wentworth nel PGA europeo.
Con un eagle alla buca 18, per firmare un giro in 62 colpi il migliore di giornata, lo svedese Fredrik Andersson Hed, noto al pubblico italiano per aver vinto due anni fa a Torino l’Open d’Italia, ha acciuffato il secondo posto solitario. Ma la notizia importante per il golf italiano è il terzo posto del fiorentino Lorenzo Gagli che con una splendida prestazione ha chiuso a -14 sotto par e grazie ai 126.117 euro guadagnati è salito al 64° posto nella Race to Dubai, assicurandosi quasi certamente la carta per giocare sull’European Tour nella prossima stagione. Un risultato straordinario per il toscano, arrivato dopo l’11° posto della scorsa settimana all’Open di Francia e che consegna al golf italiano il quarto moschettiere, insieme ai due fratelli Molinari e a Matteo Manassero.



Unica delusione per Gagli è quella di non aver potuto concludere al secondo posto che gli avrebbe permesso di giocare l’Open Championship la prossima settimana. Il posto disponibile è andato allo scozzese Jamison che ha diviso la terza posizione con Gagli, l’austriaco Wiegel, il cileno Tullo, il sudafricano Coetzee, il belga Colsaerts e l’argentino Cabrera.
Fra i molti big che hanno giocato in Scozia per preparare la gara del Royal St. George da segnalare il 10° posto dello statunitense Matt Kuchar, il 14° del sudafricano Retief Goosen, inseme all’irlandese Padraig Harrington e all’inglese Lee Westwood, al 25° di Ernie Els, e il 42° del nordirlandese Graeme McDowell che ha messo a segno un quadruplo bogey al par 5 della





Ha chiuso 49° il detentore del titolo l’azzurro Edoardo Molinari sceso in classifica dopo un giro finale in par. L’ultima giornata è iniziata molto presto per consentire la conclusione del secondo giro interrotto venerdì per l’inizio della pioggia torrenziale. Gagli e Molinari si sono portati dal 38° posto, occupato al momento della sospensione, al 14° con 136. Lorenzo Gagli è stato quasi perfetto e in 29 buche ha messo a segno nove birdie e venti par con un giro finale in 66 colpi -6 di giornata.
Molinari ha giocato bene in mattinata poi nel giro finale, dopo un birdie, è incappato in un bogey e in un doppio bogey. E’ stato bravo a rimediare con tre birdie dalla buca 8 alla 12, poi ha chiuso in 72 con un altro bogey. Da giovedì tutti i riflettori puntato sul terzo Major stagionale al quale parteciperanno i fratelli Molinari e Manassero mentre non ci sarà Tiger Woods estromesso dai postumi dell’infortunio subito al Masters.

FONTE:http://it.eurosport.yahoo.com


lunedì 11 luglio 2011

VIAGGI&WEEKEND-Il grande golf fa tappa in Puglia

Nel torneo del Challenge Tour all’Acaya Golf Club di Lecce tanti campioni e moltissimi italiani in corsa per il titolo

Scatta giovedì 7 luglio, sul bellissimo percorso del DoubleTree by Hilton Acaya Golf Club, annesso all’omonimo resort nei pressi di Lecce, l’Acaya Open tappa del calendario del Challenge Tour, il secondo circuito pro dello European Tour, che vide due anni fa trionfare nell’ordine di merito Edoardo Molinari. Il torneo fa parte del Pilsner Urquell Pro Tour, che comprende tutte le gare nazionali organizzate dal Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti della Federgolf.
Presenti 152 giocatori, in rappresentanza di 24 nazioni, dei quali ben 30 italiani: dai giovanissimi dilettanti sino all’esperto Costantino Rocca. Il bergamasco, che qui ad Acaya ha fatto base con la sua scuola di golf, vanta cinque titoli nell’European Tour, tre presenze in Ryder Cup ed ora è protagonista del Senior Tour.
Il torneo vanta un montepremi di 160.000 euro, uno dei più alti nel Challenge Tour 2011, dei quali 25.600 andranno al vincitore. Da seguire, fra gli italiani, la prova di Alessandro Tadini, per lui già tre vittorie sul Challenge, del giovane professionista Andrea Pavan, recente secondo in Austria al Karnten Open e di altri giocatori che hanno esperienza sia sul tour maggiore, come Emanuele Canonica, sia nei tour minori europei fra i quali Bruschi, Delpodio, Crespi, Maestroni e Bertasio.
Fra gli stranieri presenti e a caccia del titolo sul difficile percorso salentino attenzione al portoghese Ricardo Santos, capace di vincere domenica scorsa il The Princess in Svezia, il francese Edouard Dubois, impostosi in Carinzia e nello Scottish Challenge, l’australiano Andrew Tampion vincitore del Telenet Trophy e il tedesco Nicolas Meitinger che invece ha vinto il Challenge de France. Nomi importanti che nobilitano il field sono anche quelli degli inglesi Charlie Ford e Sam Hutsby, degli scozzesi Craig Lee ed Elliot Saltman e dell’argentino Daniel Vancsik nel 2009 vincitore dell’Open d’Italia a Tolcinasco.
Il percorso, opera del noto studio americano Hurdzan - Fry si sviluppa in un contesto naturale di rara bellezza, nel verde della macchia mediterranea a poche centinaia di metri dal mare, affiancato dall’Oasi Naturale WWF delle Cesine da una parte e dal mare Adriatico dall’altra. E sarà proprio il clima mediterraneo, con la possibilità di giocare con un vento di tramontana a mettere a dura prova il gioco dei campioni presenti.